sabato 29 maggio 2010

BINGO!

Domenica scorsa, io e un gruppo di ex colleghi ci siamo ritrovati per un aperitivo in centro.
Non so come ci riesca, ma Bologna riesce a dare il meglio di sè quando arriva maggio...
Guardandomi intorno, alla ricerca di qualche soggetto interessante da osservare, ho notato come tutti quelli che ci sedevano accanto erano o molto più giovani di noi o molto più vecchi.


Davanti ad un aperitivo che sapeva di sciroppo per la tosse, ho deciso di renderli partecipi della mia sconvolgente convinzione: credo che i nati tra il 1980 e il 1984 siano scomparsi completamente.
Indendo dire, COMPLETAMENTE!! Fagocitati in un buco nero, cancellati dalle anagrafi, imprigionati in qualche realtà parallela. Nada. Zero. Fine!

A parte la mia cerchia ristretta di amici, negli ultimi mesi non sono riuscita ad entrare in contatto con gente nata in quegli anni.
Da sobri, abbiamo iniziato a confrontarci su tutte le possibili congetture e complotti attuati da società segrete o dagli alieni.
Ci siamo fatti due risate, ma il mio dilemma non trova risposta: dove sono finiti quelli cosiddetti "della mia età"?

Se qualcuno sa che fine hanno fatto i bambini degli '80 e gli adolescenti dei '90...beh, fatemelo sapere! Sto iniziando a pensare che siano veramente stati rapiti!

venerdì 21 maggio 2010

Parole, parole, parole...

E’ incredibile pensare a quanto potere è nascosto dietro poche lettere.
Parole per sperare, parole per amare, parole per ferire, parole per consolare…

E non credo esista nessuno che non abbia mai utilizzato questo potere a suo favore o che ne sia stato vittima.

Passiamo la nostra intera vita a cercare di decifrare una frase, una parola…ci facciamo mille paranoie e, nonostante tutto il nostro impegno, riusciamo a farci fregare da un aggettivo o un avverbio che non ci aspettavamo.

Ognuno di noi ha un suo modo di esprimersi: c’è chi è più bravo ad “infarloccare” le persone e chi invece ha ancora molto da imparare in merito.
Ho tristemente osservato che certe persone sono abilissime nell’arte del “dirti quello che vuoi sentirti dire, nel momento in cui lo vuoi sentire” (e aggiungerei pure “senza che questi lo pensino veramente”).
Specialmente quando c’è di mezzo l’amore, le parole diventano l’arma più potente e in certi casi sembra che valgano molto più dei fatti.
Quante volte abbiamo sperato che dietro una parola gentile ci fosse del sincero apprezzamento o che dopo una promessa seguissero dei fatti oppure che delle scuse fossero segno di un reale pentimento…io ho già perso il conto!
Passo ore a cercare di trovare il più nascosto significato dietro ad ogni vocale…a cercare di decifrare un sms o una mail con le sue mille faccine sorridenti o tristi, la punteggiatura mancante e i mille puntini di sospensione!
E quello che mi fa incavolare più di qualsiasi altra cosa è che la maggior parte delle volte sappiamo benissimo che cosa una persona ci vuole dire, ma non abbiamo le palle di accettarlo. Pensiamo che sia meglio affidare i nostri dubbi al “non detto” piuttosto che al “detto”. Ai mille puntini di sospensione piuttosto che alle risposte monosillabiche.

Riusciremo mai a salvarci da questa schiavitù?

martedì 11 maggio 2010

O.N.G. (Ospite non gradito)

Ore 14.30. Domenica. Tazza di thè appena preparata, telecomando e posizione di potere sul divano oppure letture varie, pigiama o tutone, capelli tipo cotonata anni 80, atmosfera rilassata... DRIIIIING! Il campanello.
Eccola lì, materializzarsi davanti a te, la minaccia al tuo meritato relax dopo una settimana da incubo: L'OSPITE NON GRADITO. Per ospite non gradito intendo colui/colei che, presentantosi a casa tua in un momento non opportuno o senza essere invitato/a, mina il tuo equilibrio psicofisico nel giorno in cui anche il Creatore si dedicò ai suoi interessi personali.
Così, mentre silenziosamente lanci improperi, cerchi di renderti presentabile nei 10 secondi che hai a disposizione prima di aprire la porta. Ovvio, dentro di te c'è sempre la speranza che possa trattarsi di un bel figaccione (o bella figacciona per i maschietti) che ha forato una gomma proprio sotto casa tua, ma niente da fare...
Personalmente mi ritengo un'esperta nell'arte di sfoderare un sorriso rilassato in momenti critici ma credo che prima o poi mi beccherò una paralisi per il tanto sforzo richiesto.

L'ospite non gradito riesce a piombarti in casa sempre nel momento sbagliato: o troppo presto (trattenendosi con te tutto il pomeriggio) o troppo tardi (autoinvitandosi a cena o per il dopo cena) e generalmente non c'è un modo per fargli capire che è il caso che alzi le chiappe dalla sedia ed esca dalla porta.
Non una telefonata, non un sms, una mail, un post su facebook...niente che ti dia la possibilità di replicare e trovare una scusa improbabile per evitarti la sua visita. Tutto quello che ti chiede è o farsi di diritto gli affari tuoi (i maggiori esponenti di questa categoria sono i parenti) o ascoltare senza controbattere tutte le sue avventure/sventure (e questi sono gli pseudo-amici).

Tra le frasi più assurde che mi è toccato di sentire voglio citare:

  • Ti sono già venute le tue cose? Ho quasi 26 anni...se non avessi avuto le mestruazioni (col termine "le tue cose" si possono intendere "tante cose") direi che ci sarebbe qualche problemino.
  • Ma come? non ti sei ancora sposata? No e sinceramente non ho così fretta.
  • Sei ingrassata dall'ultima volta che ti ho visto... E tu stai diventanto pelato, brutto stronzo!
  • Sai che conosco un tizio che ti piacerebbe proprio? E perchè non apri un'agenzia per incontri visto che conosci tanta bella gente?
  • Ma perchè una ragazza giovane e bella come te passa la domenica a casa invece di uscire? Perchè così può aprire a dei rompiscatole come te!
  • E quindi vi siete lasciati...ed ora come farai? Aprirò un chiosco di cocomere in Islanda per non pensare!
  • Da quanto tempo non fai sesso? E il tuo record di cavoli tuoi qual è?

Nel corso degli ultimi anni penso di aver usato qualsiasi tipo di scusa pur di evitarmi una visita non gradita: dal banale raffreddore alle malattie esotiche, dall'armadio da ripulire alla disinfestazione della scarpiera, dalla gita fuori porta al viaggio in zone sconosciute e remote.

Inutile dire che nulla delle cose citate ha scoraggiato i miei visitatori.

Sto iniziando a pensare di pagare una persona che apra la porta al posto mio. Così, quando certe persone tediose verrano a chiedere di me, si troveranno davanti una persona che non conoscono che gli risponderà "mi spiace, ma ha traslocato due giorni fa!".

domenica 9 maggio 2010

It's just a question of time (...and it's running out for you)

Lo confesso: non riesco ad essere attratta da individui di sesso maschile più giovani di me.
Sarò tarata male, ma in un costante crescendo di donne mature che si avvinghiano a giovanotti che hanno la metà dei loro anni, io rappresento l'eccezione.
Non fraintendetemi, non giudico le donne che lo fanno, anzi! Credo che solo quelle con una grande autostima e con una buona percezione di sè siano in grado di rompere gli schemi.
Eppure anche io che mi reputo una che gli schemi li ha sempre spaccati a suon di testate, non riesco a provare attrazione alcuna per quelli che sulla carta d'identità, alla voce "data di nascita", mi fanno leggere una data successiva al mio compleanno.
(Nota bene: non è che chiedo la carta d'identita a tutti quelli che incontro, eh!)

Ieri sera sono uscita col solito gruppetto di amici. A noi si è unito Ottantanove, classe 1989.
Eravamo i single del gruppo e abbiamo scherzato un pò ipotizzando una eventuale "relazione" tra di noi.
La cosa mi ha fatto pensare: Ottantanove si è aperto con noi dimostrandosi un vero ragazzo d'oro. Presente uno di quelli che non fabbricano più? Ecco, quelli! Intelligente, sveglio, simpatico, per niente permaloso, devoto, sensibile e onesto.
Possibile che davanti a qualità tanto rare, ci facciamo fregare dall'anagrafica? Siamo nel 2010!!
Ho passato giorni interi (ma chi voglio prendere in giro? ho passato mesi, forse anni interi!!) nella titanica impresa di stilare una lista delle qualità del mio uomo ideale e quando finalmente riesci a trovare qualcuno che gli somiglia... ZAC! Ecco che pensi "E' troppo piccolo per me!".
Improvvisamente mi è apparso davanti un film di come sarebbe se mi trovassi il cosiddetto Baby Fidanzato: ho pensato alle presentazioni tra genitori, ho pensato a lui che gioca alla playstation mentre io cucino, alle serate con gli amichetti che parlano della loro vita da matricole...
...Poi mi ha attraversato la strada un daino e il film si è interrotto.

Ho pensato e ripensato e alla fine sono arrivata a alla conclusione: il motivo per cui non riuscirei a stare con uno più giovane è che finirei col fargli da mammina o lo guardere come se fosse mio fratellino (e certe cose non si dovrebbero fare coi fratelli/sorelle!!!). Non lo so, io ho bisogno di sentirmi protetta. Ho bisogno di un posto dove rifugiarmi quando le cose vanno male o quando sono stanca.
Ascoltavo le parole di Ottantanove e mi sembravano quelle di una storia già sentita. Sì perchè anche io ho avuto 21 anni...nemmeno troppo tempo fa, anche se oggi mi sento lontana anni luce dai 20 e vorticosamente proiettata verso i 30.

...Io sono nata nell'anno a cui Orwell ha dedicato un libro. Vorrà dire qualcosa?